no re d’Italia costrinse a trasportare in Rialto. Era situata presso il porto, del quale è da vedersi il n. 3 del § XVII, che da lei aveva ricevuto il nome , sul Lido cioè che divide il mare Adriatico dalle Lagune di Venezia. L’antico Ma-lamocco era un vescovato istituito circa il 640, a cui erano soggette tutte l’isole del lato meridionale della Laguna di Venezia , e proseguendo al di là delle due Chioggie, maggiore e minore, e di Bron-dolo e di Cavarzere, perciò comprendeva l’isole dì Rialto e di Olivolo, sino all’istituzione del vescovato d’Olìvolo nel 775, la cui giurisdizione ristretta allora alle sole isole Reaitine, preparava nella città di Venezia gli elementi ad assai più ampia giurisdizione. Malaniocco fu sede del proprio vescovo sino alro6o, in cui fu trasferita a Chioggii7, di cui prese il nome, vescovato tuttora esistente; e ciò a motivo d’essere l’isola in parte distrutta ila replicati incendii, e minacciala d’e-strema rovina dall’inondaziorti del mare, che finì in un terremoto di subissarla e inghiottirla del tulto nel 1106 circa, o al più tardi nel 1 1 1 1; ma il preciso sito ove surse s’ ignora. Malamocco nuovo, isola più lontana dell’altra dal porto, mentre i malamocchini erano in pericolo di sommergere, siccome quasi contigua, più solida e più elevata dell’altra loro patria, a poco a poco avevano principiato adattarla, piantandovi case e formando una piccola città, cui cominciarono prima dell’estremo eccidio dell’altra a nominare Malamocco nuovo ; e per la cura del-l’anime ivi avevano pure fabbricato una chiesa sotto l’invocazione di s. Maria, e vi si era trasportato il clero della cattedrale antica. E' per questo che nell’ampia chiesa dell’ odierno Malamocco, di non cattiva architettura e con miracoloso ss. Crocefisso, trasportato dalla vicina isola di Poveglia, risiede l’arcidiacono 1." dignità della cattedrale di Chiog-gia, e uè amministra la cura parrocchiale, la quale comprende il vicino Lido, gli 7o5 Alberoni o Alboroni e la delta isola di Po-veglia. Visonoancoraduealtre chiese. Il porto di Malamocco, come superiormente dissi, è il principale de’porti di Venezia, per le navi di maggior mole e portala, ed è il più frequentalo. Precisamente il canale al sud dell’isola, alTeslremi-là meridionale del Lido, prende il nome di periodi Malamocco, unode’5 porti ¿he danno ingresso nelle Lagune di Venezia. La sua entrata è difesa da due forti, cioè dal lato seltenlrionale da quello degli Alboroni, sul lido del mare, e dal meridionale dal castello di s. Pietro, che sorge sulla punta litorale di Pelestrina. Nelle solennità sparano ordinariamente Tarligliene de’forli di Malamocco, di Alboroni edel Lido, oltre quelle della naveguar-daporlo. I veneziani, a preservare da interrimenti le foci de’porti, costruirono quelle dighe denominale speroni e guardiani, composte di palafitta e scogliera, Tultavolta il porto di Malamocco trovandosi in cattiva e pericolosa condizione al cominciar tlel secolo corrente, per bassi fondi e per scanni, il governo italico nel 1806 si propose provvedervi per rimuoverne gl’ interrimenti e impedirne la rinnovazione. Si progetlò di costruire una gran diga di macigni , che cominciando dalla meridionale estremità del-l’isola di Malamocco , si avanzasse più d’un miglio dentro il mare attraversando l’aulico banco di rena; a vantaggio de’ regi e mercantili navigli, onde renderne sicuro e convenevolmente profondo l’ingresso e regresso del porto stesso. Le dotte investigazioni, gli studi diligenti falli da abili idraulici sono riferiti dal cav. Mulinelli negli Annali delle. Province Venete. Ma travaglialo il regno italico da continue guerre, non si eseguirono i lavori determinati del miglioramento e profondamento de’canali interiori, e del-T edificazione d’ una assai grande diga marmorea. Terminata la dominazione Napoleonica e reintegrata ¡’Austriaca, i ct sto nondimeno sospesa l’esecuzione d’b*