676 ro del Palma giovine Maria Vergine e 3 Santi, qui recata dalla chiesa soppressa di s. Biagio alla Giudecca. 11 quadro cons. Agostino che calpesta l’eresie.èdel Lazzarini, del suo stile vigoroso. Nel 2° altare è di Francesco di Santa Croce, discepolo di Gio. Bellino , Maria Vergine fra’ss. Girolamo e Geremia, con a’ piedi un Angeletto. E' di bel colorito e dipinta con amore , condotta sullo stile antico, ma con qualche principio del moderno. Quadro condotto daGio. Bellino nel 1488 con Maria Vergine, tra’ss. Agostino e Marco, il quale le presenta il doge Agostino Barbarigo. Il componimento è maestoso in sua semplicità; ed ogni figura è variata secondo il suo carattere. Forse che la natura vi è troppo servilmente imitata; però il colorito n’è vigoroso. Il quadro con s. Girolamo nel deserto è di Paolo Veronese. Nel presbiterio i due gran quadri, con le Nozze di Cana e il Miracolo de’pani e pesci sono due accuratee immaginose opere di Bartolomeo Letterini. La tavola dell’ altare con Cristo deposto dalla Croce , ov’ è aggiunto il Santo titolare, s. Pietro martire, è delle migliori opere di G. del Sal-viati , di buon effetto e naturale. Nella seguente cappella la tavola con Maria Vergine tra 4 Santi ed un Angeletto, è di Bartolomeo Vivarini, qui recata dalla distrutta chiesa di s. Cristoforo in i-sola. Il s. Ignazio abbracciato dal Redentore è del Lazzarini. La s. Agata visitata da s. Pietro nella prigione si attribuisce e a Paolo Veronese e a Benedetto, di lui fratello, del quale però la reputano i più accorti intelligenti. Le leste ne sono toccale con ogni grazia e con dottrina di pennello. Sopra la porta della sagrestia ¿buon lavoro di LeandroBassano il Martirio di s. Stefano, ora venne sostituito tlall’Annunziazione del Pordenone, che era nella chiesa degli Angeli. Nella sagrestia quegl’intagli in legno, bizzarri di fantasia, ma con valore condotti , sono opere di Pietro Moraudo. Presso il i.” altare la tavola con Maria Vergine Assunta al piano si crede piuttosto del Basaiti, quantunque vi abbia chi la reputa di Gio. Bellino. Le figure vi sono bene atteggiate, mirabili le leste, ogni cosa condotta con diligenza. Dove manca è nella prospettiva aerea. Nel 1.° altare la tavola con Maria Vergine tra’ss. Lorenzo e Agostino, e ginocchioni il senatore Lorenzo Pasqualigo, e eoo un Angeletto, è dipinto che il Moschini volle attribuire, neH’incertezza del suo autore, al vecchio Palma, col conforto di vedere accolto il suo sentimento, com’egli stesso dichiara, nel suo dire franco e sentenzioso, al modo che vado riproducendolo. Dopo l’altro altare è brillante e grazioso lavoro di J. Tintoretto il Battesimo di N. S. I quadri laterali all’organo con l’An-nunziata e i ss. Lorenzo e Agostino, sono del Diana. Sopra l’organo la Nascita di Gesù è del Balestra. — Chiesa di s. Maria degli Angeli, era sussidiaria alla descritta parrocchia, con suo vicario, ora chiusa perchè minacciante rovina. Desiderosa d’aumentare il divin culto la nobile matrona Ginevra, unica figlia ed e-rede di Marino Gradenigo, offri in libero dono nell 187 un vasto tratto di elevata palude, situata neH’estremo angolo dell’isola di Murano che riguarda Venezia, a Giacomina Boncio, perchè in essa dovesse fabbricare una chiesa col suo monastero sotto l’invocazione della B. Vergine e di tutti gli Angeli, e dell’apostolo s. Giacomo, ed ivi perpetuarvi la sua dimora con altre religiose compagne in abito regolare. Accolta la pia offerta con esultanza, la sanzionòa’20 marzo 1 188 Leonardo Donato vescovo di Tor-cello. Giacomina dunque tutto effettuò, e stabilì alle monache, a norma del vivere, la regola di s. Agostino, e ne assunse poi il governo. Presto vi regnarono il fervore e l’esatta osservanza, per cui nel seguente secolo uscirono da questo chiostro le illustri vergini Gaudenzia, istitutrice di monache agostiniane dell'aulico