I JO privilegia, Veneliis 1754. II sacerdote Giuseppe Cadorin pubblicò la dissertazione : Cenni storici delle nove Congregazioni del Clero veneto, Venezia i843. II eli. ab. Cappelletti, Le Chiese d! Italia: Chiesa patriarcale di Venezia, a p. 422 ne tratta, ed io lo seguirò. Dice a-verlo fatto ancora e più diffusamente de’ nominati, nel t. 3, cap. 6, della Storia della Chiesa di Veneziaj e queste stesse notizie raccolse pure in particolare libretto, stampato a Venezia nel i853, e da lui offerto al medesimo venerando collegio delle IX congregazioni. La loro o-rigine rimonta al 977, e se ne reputa primissimo istitutore il doge s. Pietro Or-seolo. Miglior forma cominciò a pigliare questa congregazione di chierici verso il il 17, quando per le largizioni pie di benefattori fu divisa in più diramazioni, sempre però tra loro congiunte nell’ u-nità d’uu sol corpo. Nella loro origine furono istituite principalmente per dedicarsi al decoro e magnificenza del di viti culto, e per suffragare colle preghiere e co’santi riti i defunti; perciò sempre intervennero nelle pubbliche e più cospicue solennità; onde furono e sono invitate a’funerali più sontuosi e magnifici ; perciò a poco a poco diveunero ricche di molti possedimenti, loro lasciati dalla religiosa beneficenza di diversi testatori, che or complessivamente e in comune, or distintamente e in particolare, ne accrebbero la dote con largizioni e legati. Ogni congregazione è sulto l’invocazione e gli au-spiciidi particolar titolin e; variano poi gli scrittori nel riferirne 1’ordine cronologico sull’epoche della fondazione, perchè essendosi incendiati i documenti, fu cagione della varietà di opinioni. Però da un documento deli 123 di Pietro Enzio, che lasciò ad esse 5o libbre di denari, oltre a molti altri legali a chiese e monasteri di Venezia e delle lagune, si Irae l’esistenza di cinque congregazioni, 4 delle quali senza dubbio erano quelle di s. Michele Arcangelo istituita neh 11 7,e quel- le di s. Maria Ulater Domini, di s. Maria Formosa, e de’ss. Ermagora e Fortunato, le quali si vogliono erette tulle ¡11 un medesimo giorno, in conseguenza del legato lasciato al clero da Automa Mas-ser. Quanto alla 5." è dubbio se sia stala quella di s. Luca o di s. Silvestro, le qua- li certamente esistevano nel 1 192, e que-sl’ultima probabilmente preesistente al-raltra,poichè è ricordata in qualche documento deli 1 70, unitamente aH’altre4e chiamate Congregazioni di Rialto. Dopo le nominate 6congregazioni,segueque!la di s.Paolo apostolo, già esistente nel 1228. L’8.11 congregazione è quella de’ss. Galiziano, Canzio e Canziauilla martiri, di cui trovasi la 1 ? memoria nel 1 253. Ultima, per assomigliare il numero complessivo delle congregazioni a’9 cori dell’angeliche gerarchie, fu quella del ss. Salvatore, istituita nel 1291 dal vescovo di Castel- lo Moro, e in un documento del i3o5 trovasi nominata coll’altre 8. Ciascuna congregazioue ha la propria matricola o codice di leggi, che ne regola l’interna disciplina e l’economia ; tutte poi complessivamente hanno un solo codice generale di costituzioni, che le dirige nelle loro particolarità , in tuttociò che non soffre varietà, e nel loro generale in tutti que’rapporti, che'ponno aver le une colle altre. I sacerdoti d’ogni congregazio-no erano divisi in 3 ordini, che denomi-navansi parte intera, mezza parie, ed orazione: al presente non esistono che i due primi , a cagione della scarsezza del numero degl’individui che le compongono. A chiunque vi entra, purché non sia favorito da particolari privilegi, era assegnato l’infimo ordine,cioè l’orazione, da cui dopo 6 anni di servitù alla mezza partesi passava alla parie intera. Oggidì l’infimo è la mezza parte, dal quale similmente dopo 6 anni si passa alla parte intera. A seconda dell’ ordine, a cui appartiene, riceve ciascuno la porzione degli emolumenti che gli spellano. Non vi sono amatesi che i soli preti di Ve-