358 Le Confessioni di IW. J. A. Balbailh, ¡smelila alemanno. 3. Lettere tra un ¡smelita anonimo e un catecumeno. Ed eccomi alle notizie storiche dell’origine, progresso e stalo attuale del pio istillilo ile’eate-eumeni. L’eruditissimo Gallicciolli nelle sue Memorie T enete ha comprovalo pienamente, che il catecumenato in Venezia, cioè il battesimo degli adulti, era in uso della s. Chiesa Veneziana sinoda’pri-mi tempi della fondazione ili Venezia. La quale, nata per cooperal e alle adorabili divine intenzioni per la salute dell’anime e pel benetemporaleespirituale de’pros-siini, per lungo volger di secoli diede e-(irnientemente alla pietà il i.° luogo, e quindi prosperala e ingrandita sempre più nell’amore e nella fermezza della religione cattolico, non poteva non prendere pietosa cura de’tanti infedeli d’ogni maniera, che alle sue rive accorrevano pel commercio, per avvenimenti di guerra, e specialmente pe’ grandi passaggi di genti straniere avviate per mare alle Crociate di l'erra Santa nel iogg e 1123; laonde di Turchi, Ebrei, Eterodossi e Scismatici la vigilanza pubblica dovette prendersi costanlemènte ogni pensiero e cura, sì perchè in un centro eh’ era già fatto convegno di tutte le nazioni del mondo, non mancassero loro i mezzi di conoscere la verità e convertirsi; sì pei che dalla convivenza con tanti infedeli non avesse mai a patire discapito il principale tesoro e fouilamenlo vero di sua grandezza, quello della purezza di sua fede. Fano è tutto saper, se Cristo ignori: Vano è tutto ignorar, se Cristo adori. Allora certamente non si ammetteva per fruito di sociale progresso 1’infelicissimo di tutti, quello di non professare come e quanto dovrebbesi (senza eccesso e abuso nelle conseguenze di pratica applicazione ), che vero Signore e arbitro dell’universo, è Quel solo, alla cui sanla legge la Religione cattolica tulli beneficando richiama ; poiché se I’ eresie infestavano la Chiesa, e questa diveniva piìi dotta nell’impugnarle e chiarirne i dogmi, non eransi ancora concentrale e fu«e nella più funesta e pestifera di tutte, l'indifferenza in punto di fede. Nel i453 cadendo Costantinopoli in mano ile’ turchi, il numero degl’infedeli, olire i greci scismatici, condotti in Venezia dalle vicende di quel gran fatto di guerra, ch’estirise il greco impero e rese formidabile 1’ottomano, accrebbesi a dismisura, e però sin d’ allora fu sentito più che prima dall’ operosa pietà veneziana, sia ilei governo e sia de’ pastori, ¡1 bisogno di un luogo, dove esclusivamente poter accogliere e istruire, quindi ammettere al battesimo, i tanti che ne facevano istanza. Quando poi la metile vastissima, e la santità animosa e incomparabile di s. Ignazio, dopo aver beneficato il mondo coll’istituita Compagnia di Gesù, a’3 settembre 153g approvata in Tivoli da Paolo III, coll'autorizzazione di questo nel seguente anno pel i.° aprì in Roma una casa ili catecumeni pegli ebrei ; la nuova Roma del mare non solo fu sollecita di seguitare I’ esempio della Romulea, ma ne applicò ed estese gli effetti a’eonvertiti di tutti i culti e di tutte le nazioni, cioè non solo gli ebrei, ma ancora quelli che, o dalle superstizioni maomettane, odall’acciecamento del paganesimo, o dagli errori delle eresie, cercavano d’esser enumerati tra’ figli della Chiesa cattolica ; come appunto ri-chiedevasi dalla varietà e moltitudine degli accorrenti ad una metropoli, che era già fatta canale di comunicazione Ira P oriente e l’occidente; asilo di libertà, porto a tutti di sicurezza e di pace. Pertanto alcuni pii veneziani di nobile e civile condizione, per intraprendere la sanla impresa ricorsero al patriarca Diedo, e fu a’ 2 t ottobre 1 55y che 7 di essi proponenti si raccolsero la 1/ volta per dar mano alla mirabile opera della rigenerazione di tanti, e dar forma alle prime opportune costituzioni ; posta per essenziale la massima, che i neofiti