zione del rintracciare quelle sagre reliquie, dopo le politiche vicende seguite, e nella costanza colla quale s’insislette, con virtuoso zelo, a cercarle, malgrado i fisici ostacoli , e lo smarrimento degl’ in-dizii positivi. Si può vedere il Carli, Dissertazione sopra il corpo dì s. Marco, p. 69. — Proseguendo il cammino, trovasi l’altare di s. Leonardo, ora del ss. Sngramento, di cui in seguito, e nella parie sopra il medesimo, sono disposti in doppio ordine 6 falli della vita di questo santo, eseguili sui cartoni di P. Vecchia. In essi si vede s. Leonardo, tenuto al s. fonte dalie Clodoveo; che fa preghiere per una regina ; che distribuisce denari a’ poveri ; che prega Dio e libera il popolo dalla sete ; che toglie dalla carcere i prigioni; e finalmente che appare ad un condannalo, a cui dona la libertà. P. Vecchia die’ pure i cartoni per le storie del Paralitico risanato nella Probatica piscina, e pel s. Pietro che cammina sull’acque, quella colorata fra le finestre, questa epressa superiormente alle medesime; e Lorenzo Ceccato, nell’angolo manco, lavorò la figura del profeta Osea, Nella vòlta che copre l’altare, in antico musaico, sono condotte le storie della Samaritana alla cisterna; della Moltiplicazione de’pani e de’pesci ; del Cieco nato, e di Zaccheo chiamalo dal Signore. La mezzaluna e l’arco che la copre, come pure gli altri archetti, sono coperti colle storie di Abramo, e con molte figure di Santi e Profeti, tutti di più recente lavoro; traimele immagini e-spresse nel vólto aderente al gran fìnestro-lie: quindi in quelle de’ss. Antonio abbate e Vincenzo Ferreri riscontrasi il nome d’un Silvestro e l’epoca 1 548, e nel-Fultre ile’ ss. Bernardino e Paolo vedesi per autore un Antonio. Dopoquest’ulli-me immagini,uell’arco dappressoevvi la Moltiplicazione de’pani e de’pesci ; i de-monii entrali ne’corpi de’porci;la suocera dis. Pietro, eia curva donna,ambe risanate. La gran cupola di questo braccio 7l riceve ornamento da molte antiche figure di Santi, e da s. Tecla, quest’ultinia lavorata da V. Bianchini. Nell'arco verso la nave maggiore del tempio vi sono i profeti David, Salomone, Mosè e Zaccaria, il quale ultimo reca il nome dell’artefice Pietro. Cristo eh’ entra in Gerusalemme; la di lui Tentazione nel deserto; l’ultima Cena, e la Lavanda de’pie-di sono le storie che decorano la vòlta, nel cui pinacolo si mostra l’Eterno Padre con gloria d’ Angeli. — Di fianco al maggior altare sorge un altro pulpito di forma ottagona , sostenuto da g colonne di marmo orientale, e sopra questo sulla parete, spicca la statua della Vergine, eguale in tutto all’altra collocata sul già descritto altare de’Mascoli. Seguendo l’esame di questo braccio, conviene recarsi sotto l’arco dell’intercolunnio posto in mezzo, di fronte all’altare del Sa-gramento. Sì questo che il superiore portano l’immagiui di vari Santi; e sopra l’ambulacro, da un lato si vede il profeta Geremia, eseguito nel 1634, e dall’altro Gioele. Giannantonio Furniani, morto neliyio, fornì ¡cartoni per le 4- storie colorile nel vólto. Ivi sono espressi i ss. Gioacchino e Anna, mesti per l’infecondità e consolati dall’Angelo ; il parlar loro col profeta issacar; la gioia di ritrovare le predizioni dell’Angelo fra’vaticinii d’Isaia; e finalmente la loro allegrezza per la nascita della Vergine. Quest’ultimo comparto porta le sigle D. C. F,, probabilmente Domenico Cigola, mu-saicista salariato della basilica nel 166?, o fors’anco Domenico Caenazzo maestro del 165-2, ma allora era assai vecchio. Uno de'uiusaici più antichi, e per avventura più alla veneta storia vantaggioso, perchè sparge lume sui costumi di quell’età, è quello che scorgesi nella parete in faccia all’altare del Sagramento. Ivi sta espresso il doge Qrdelafo Faliero, i sacerdoti ed il popolo assitenti al sagrifizio, che olTre al Signore il vescovo Enrico Contarmi per ottenere lo scoprimento del