^ 76 - I compiti militari Mia banda assolti da quelli che danno maggiori garanzie i. ■ ivolgono sopratiitto allo spionaggio: raccolta di notizie sulla dislocazione c sull’efficienza delle forze armate italiane, sulla loro composizione, sulle opere militari, sulle strade e i ponti dei quali devono esser fornite fotografie. Per questa missione le spie sono anche dotate di macchine fotografiche fornite da un commissario della polizia serba, Antonio Batagclj. Le direttive militari sono date dal maggiore serbo dcH’cscrcito jugoilavo Andrcjca, capo dell’Ufficio informazioni 'del Corpo d’Armata di Lubiana, il quale si tiene a sua volta in stretto contatto epistolare e personale con lo Stato Maggiore serbo a Belgrado e con taluni funzionari del Consolato jugoslavo a Trieste. A fianco di questa banda, che opera sopratutto nella ragione di Gorizia, v’è l’altra di identica formazione che opera nella città e nella provincia di Trieste, chiamata Borba (lotta) e presieduta essa pure da un comitato esecutivo diretto dallo studente Rejec. La Borba usa nella corrispondenza un cifrario dello stesso tipo della banda del Goriziano ed ha per i suoi membri una parola d’ordine di riconoscimento: Snezd (Monte Nevoso). Le due bande associate, operanti come piccoli eserciti di guerra, si sono divise con precisione il territorio italiano di azione. Questo territorio appare segnato in tre fogli delle carte d’Italia al 100.000 dell’istituto Geografico Militare che sono stati sequestrati. Ciascuna delle zone, affidata ad una delle bande, è ripartita in tre raggruppamenti i quali a loro volta si dividono in gruppi che si suddividono poi in cellule. La stessa città di Trieste figura nelle zone di operazione divisa in due gruppi: l’uno da Zaule al centro, sotto la direzione di Marusic e Luigi Zcrjan, e l’altro dal centro a Ceda*, sotto la direzione di Milos e Bidovec che hanno preso parte, come s’è visto, nel collocamento dell’ordigno esploso nel « Popolo di Trieste »,