Sulla fine del 1932 l’Europa ha potuto asstttere alla ri-presa dt un azione internazionale coordinata, non ancor oggi concima, rivolta contro l’Italia. Tate azione, al fidata a gruppi di ¡¡tornali e tenitori di ben note ispirazioni, tende a creare la dimostrazione di una politica italiana minacciosa per l'Europa danubiana e deliberatamente aggressu>a per la Iugoslavia. Intese rivelazioni dt piani tegrets. aspre polemiche, violente deformazioni dei latti sono tutte mette tn circolazione per questa astone, nella quale ancora una volta ì apparta la difficoltà det rapporti fra fi talut e la fugotlavu. Alla manovra, tvolta sulla base dt affermazioni generiche, opponiamo la dimottrazione. fondata su precisi latti documentiti. che l'Italia va invece sopportando da lungo tempo, con tn-contitela pazienza, fattività di una completta politica serba dt provocazione e di aperta aggressività, avanguardia dt una misteriosa preparazione bellica condotta a tappe Iorzate. Le pagine che seguono non sono di letteratura politica, ma di documentazione. Esse raccolgono — notevolmente ampliata ed aggiornata — una sene di articoli pubblicati sul • Giornale d'Italia », che danno prectto conto di rilievi attenti compiuti, in successivi viaggi e in diversi tempi, lungo 1 confini e nel territorio iugoslavo. Esse non n propongono di creare nuovi elementi dt polemica e tenssone fra l’Italia e la Serbia ma intendono solo chiarire, per fintelligenza di tutu, le posizioni e i fatti quali si sono fino ad oggi ritelati. V. c. Roma: ttVmbo I»» - Anno XL 1