Particolarmente attivo è in realtà il terrorismo serbo nel triennio 1928-30. Ecco il triste bilancio del 1928; 2 febbrao. — Contro la Milrzta confinaria cM distacca* mento di Scloze, raccolta nella sala di mensa della sua caserma, sono sparate da una finestra alcune revolverate: tre militi sono feriti. 9 aprii — A San Canziano e uccisa con tre rivoltellate la camicia nera Giuseppe Cerkvenic della Milizia volontaria, che aveva provocato l’arresto di sci orjunasct oltraggiatori della bandiera italiana. i maggio Alcuni orjunasct — dei quali uno, poi arrestato, Rodolfo Pranza, confessa il delitto — saccheggiano c bruciano di notte la scuola elementare comunale di Catti-nara. presso Trieste. 27 maggio — Si scopre il tentativo di un incendio dell’asilo infantile dell’« Italia Redenta » a Tolmino, nel quale era stato cosparso del petrolio, poi acceso con una lunga miccia. Pure in maggio una banda di orjunasct, guidata da Rodolfo Marsch e da Giovanni Dobriga, assale presso Capodistria il milite Eller. 6 agosto. —#E’ distrutto con un altro incendio doloso l’asilo infantile di Storie, nella regione di Sesana. 2r agosto. — Viene assassinato di notte a Gorizia, nella sua casa, un giovane studente sloveno, Vittorio Cogelj. 11 delitto è tipico. Prima aderente ad una cellula comunista di Podgora e ad una sezione slovena Ac\YOrnata, il Cogelj s’cra trasferito da poco tempo a Gorizia dove sembrava volere aderire con più schietto animo all’Italia e al Fascismo. Possedeva molti compromettenti segreti sull'organizzazione delle cellule comuniste e Àc\YOrjuna che ha rapporti col sovversivismo nella lotta contro l’italiantà • cd era stato già più volte minacciato di morte se mai avesse parlato e non fosse tornato con fedeltà ai suoi infichi compagni Un tMe Rrepanr. sloveno ben notn organizzatore antitaliano di cellule comuniste, coglie nel sonno il