sorc ricevette per la sua parte diecimila dinari che gli servirono per sposarsi. Un’altra parte del denaro servì all’acquisto di armi, munizioni, di un’automobile c di una motocicletta tlar-ley-Davidson. Mentre avveniva tutto questo l’organo del-VOrjuna, annunciando l’uccisione dei due ¿anditi, scriveva: « L’Italia provoca incidenti al nostro confine. L’Italia comincia di nuovo a provocarci. E’ caratteristico che questo attacco si sia iniziato proprio il giorno in cui l’on. Mussolini assicurava al credulo dottor Nincich l’immenso amore di pace che l’Italia nutre per la Jugoslavia ». Un altro attentato del genere all’automobile della R. Miniera di Idria, che scende ogni quindici giorni alla sede della Banca d’Italia di Gorizia per prendere il denaro dei lavori c delle paghe operaie, fu sventato a tempo per confidenze ricevute. Le rivelazioni fatte poi a Lubiana, in seguito ad un altro assassinio, hanno confermato che una banda di orjttnasci aveva ricevuto l’ordine di preparare anche questa rapina. , £0 delitti in tre anni Ma con gli incendi e le rapine ci sono* gli assassini. La serie è ormai lunga. Nella notte del 3 novembre 1926 un ordigno infernale, collocato da misteriose mani sotto una finestra della" caserma della Milizia Volontaria di San Pietro del Carso, esplode uccidendo la Camicia nera Antonio Kersovac e ferendo due suoi compagni. Tra l’agosto del 1927 e l’agosto del 1930 nella rc^iane della Venezia Giulia si contano ben 90 delitti di teiroristi, fra i quali figurano 13 omicidi, 31 aggressioni a mano armata contro militi fascisti e carabinieri, 8 attentati terroristici, 18 incendi di scuole, asili e istituti italiani, 4 operazioni di spionaggio. Questa azione intensa è sempre accompagnata da una larga distribuzione clandestina di manifesti slavi contro l'Italia.