tende a crear difficoltà alla pronta attuazione della riforma deve venir respinta Più tardi il Lavoratore scriveva a grosse lettere : “Noi abbiamo avuto il coraggio e l’abnegazione di votare contro gli interessi del partito socialista, nell’interesse della riforma elettorale : siamo pronti a votare per un eventuale compromesso, anche se dannoso al nostro partito ; e avremo logicamente anche il coraggio, nel caso che il compromesso non riesca, di sanzionare col nostro voto anche ciò che noi stessi abbiamo riconosciuto essere una ingiustizia per gl’italiani dell’Istria Questo è enorme. Dunque sacrificare gli intei essi del partito socialista è ugualmente grave che sacrificare gli interessi della nazionalità. Senza contare che mentre sacrificavano gli interessi nazionali, i socialisti rifiutavano di sacrificare quelli del partito perchè votavano contro i due collegi di Gorizia e dell’Istria per non perdere un collegio a Trieste. Lavoratore del 10 luglio 1906. Il giornale risponde al compagno Lirussi capo dei socialisti di Pola, il quale si dichiarava favorevole alla proposta Bartoli. “ Se uno dei paesi italiano è stato trattato ingiustamente non si può ¡e non si deve per questo compromettere tutta la riforma. “ Porse è ancora possibile un compromesso che appaghi i desideri dei compagni istriani e — 217 - tanto meglio. Ma se il compromesso non fosse possibile, anche i compagni dell’Istria — seguendo l’esempio di molti altri trattati più ingiustamente — sapranno far tacere la voce dei propri interessi particolari (cioè gli interessi nazionali n. d. r.) di fronte alla grande riforma che aprirà le vie della libertà e del progresso civile alle otto nazioni, che dovrebbero continuare a marcire nella palude dell’Austria feudale. „ Discorso dell’on. Pittoni riportato dal Lavoratore : “ I deputati nazionalisti devono smettere lo ostruzionismo perchè un’ora di ritardo potrebbe significare sacrifizi e vittime incalcolabili. “ Già dichiarammo che se i deputati della “ Unione parlamentare italiana „ intendono continuare l’ostruzionismo, il prolelariato di Trieste riterrà responsabile tutta la borghesia che li ha eletti, e la vendetta della classe lavoratrice si estenderà contro tutta la borghesia e i suoi rappresentanti a Trieste „. E il Lavoratore continua : “ La fine dell’energico discorso fu accolta da applausi e da grida interminabili ; la voce potente del proletariato, così infamemente vilipeso, era paragonabile all’urto della fiera ferita nelle sue parti più delicate e vitali (! ! !). “ La folla abbandona quindi tumultuando la piazza e imbocca la via del Lazzaretto. Fischia sotto l’abitazione dell’avv. Yenezian (si ricordi l’avvocato Yenezian, quello era il primo ammonimento) infila la via Sanita, emette fischi acu-