— 1*28 - produrre, ma anche di esportare ricchezza. E le banche ceche della Boemia hanno piantato le loro filiali a Trieste per nutrire col loro denaro la politica della avanzata slava. È un fatto questo che vale anche come sintomo : questa concentrazione a Trieste di denaro e di energie, anche da province lontane,' rivela quale importanza abbia per lo slavismo la conquista di Trieste e ammonisce a non sperare in una futura remissività degli slavi o in una cessazione della loro ostile avanzata. Le due banche ceche principali che hanno una filiale a Trieste sono : а) La Zivnotenska Banca (capit. 80.000.000. Giro d’affari nel 1912, 405.000.000); б) La Ustredni Banka (banca centrale delle casse di risparmio ceche. Giro d’affari nel 1912, 450.000.000). Queste due banche poi dirigono l’opera e aiutano tutta una serie di piccole banche slovene, che sono quelle che più direttamente fanno a Trieste la politica economica nazionale. а) Jadranska Banka (capitale 8.000.000, aumentato recentemente da altri 2 che erano il capitale di una banca di Kagusa fusasi con essa. Giro d’affari nel 1912, 29.000.000); б) Lublijanska Kreditna (banca di credito di Lubiana. Giro d’affari nel 1912, 28.000.000); c) Trzaska Posoilnica in Hranilnica (cassa di depositi e prestiti. Capitale 133.000 corone, depositi a risparmio 10.000.000. Giro d’affari nel 1912, 11.000.000); — 129 — d) Cassa di risparmio croata (capitale 46.000 corone, riserva 4000, depositi a risparmio 150.000); e) Trgavsko obrtna Zadruga (capitale 8000 corone, depositi a risparmio 1.500.000); /) Ljudska Hranilnica (capitale 8000 corone, depositi a risparmio 480.000 corone). Quello che alla prima occhiata su queste cifre colpisce, è la enorme proporzione fra il capitale e il giro d’affari delle banche. Si tratta di una intraprendenza che arriva talvolta a una audacia pazzesca. Le banche slave si lanciano in rischi senza coprirsi nemmeno per la minima, parte; e si trovano spesso in situazioni disperate. Ma ci arrivano con la massima disinvoltura, perchè sanno che le grandi banche ceche sono sempre pronte a correre in loro aiuto, e se le ceche non bastano, anche le russe. Ma gli affari delle banche slovene, non solo sono arrischiati per la loro misura, ma più ancora per la loro qualità. Non essendoci in provincia un’industria o un commercio slavo, è naturale che la loro clientela sia composta in parte di italiani e tedeschi. Ma quali italiani e tedeschi? Le grandi ditte triestine, le case commerciali o industriali serie lavorano esclusivamente con le banche italiane di Trieste o con le filiali triestine dei grandi istituti bancari viennesi. Ciò, perchè si tratta di banche vecchie e solide, che hanno una clientela fissa e affari sicuri, e anche perchè non sono banche slave. 9