ria, ha negato valore a tutto quello che non è italiano, suggestionando persino gli stranieri in modo da trascinarli ad accettare le nostre valutazioni. Ma, quella che le ha edificate e le ha radicate con indicibile ed invincibile profondità nelle anime dei giovani, è stata la scuola, è stata lei che ha dato fermezza e perpetuità alle nostre conquiste. * * * Le quali sono state continue e notevoli. Le cifre che possono dar conto dell’assorbimento dogli stranieri sono poche, ma bastano a dimostrare la vastità e l’importanza del fenomeno. Nel 1851 gli abitanti di Trieste erano 85.113 e si diceva che fra loro ci fossero circa 30.000 slavi e 10.000 tedeschi. Nel 1880 gli italiani erano da 40.000 saliti a 88,773; gli slavi discesi a 26.035, i tedeschi a 4698. Certo; in quel trentennio, accanto agli italiani, erano immigrati molti tedeschi e slavi ; eppure il loro numero complessivo lo troviamo diminuito, e tanto, che mentre intorno al 1850 gli stranieri erano a Trieste la metà della popolazione, nel 1880 non erano nemmeno un quarto. Evidentemente la maggioranza italiana li aveva assorbiti e italianizzati a migliaia. E quello fu il periodo della maggiore assimilazione; più tardi il fenomeno divenne meno intenso. Nel 1900 116.000 erano gli italiani sud- diti austriaci; 24.000 i regnicoli; 24.000 gli slavi ; 8800 i tedeschi. Nel 1910, su 229.000 abitanti, 142.000 italiani dell’Austria, circa 39,000 regnicoli, 37,000 slavi, 8100 tedeschi. Più tardi un censimento governativo, manipolato da agitatori slavi, fece ascendere gli sloveni a 54.000, più 2000 croati. * * * Per il Comune di Trieste la scuola italiana è stata sempre la cura più grande e la più forte posta passiva del suo bilancio. Nel preventivo per il 1913, su 17.000.000 corone circa di spese per tutta la gestione, 3.755.520 corone erano dedicate alla pubblica istruzione. Ma così non è detto tutto, perchè tutto il capitolo “Arte e festività„ con 112.000 corone può essere annoverato fra le spese per la coltura italiana. Nel ramo assistenza pubblica entrano con 401.220 corone le spese della casa dei poveri, e con 118.000 quelle per il riforma-torio dei giovanetti. Spese fatte in buona parte per mantenere ed educare italianamente ragazzi italiani. Ma vediamo più da vicino il bilancio scolastico del Comune. La posta prima e la più forte è quella per le scuole elementare. In Austria sono i Comuni che devono provvedere alla istruzione elementare, però il governo spesso dà sussidi, o si assume addirittura qualche scuola. A Trieste il governo ha due scuole tedesche e