hanno adoperato in Boemia nella loro lotta contro i tedeschi. La sua azione si estende specialmente nel campo economico e intellettuale. Per dare un’idea della sua attività, voglio riportare un articolo della Unione Nazionale di Parenzo, dove è tradotta la relazione fatta dal segretario della società dopo il suo primo anno di vita. “ Questa nuova società è formalmente apolitica, ma in essenza è un potente mezzo di propaganda e di unione nazionale, perchè essa opera in tutti i campi della vita morale nazionale economica e civile con sistemi moderni e democratici. Essa eccita a fondare imprese economiche, a sovvenire quelle esistenti, a preparare la creazione di nuclei politici, a promuovere la formazione di aggregati nazionali, ad assistere singolarmente i connazionali per collocarli nei centri di Piume, Trieste e Pola, per impedire che arrivati colà si sbandino e cadano nelle associazioni italiane ; si fa promotrice di conferenze popolari per volgarizzare la scienza, si fa iniziatrice di istituzioni di ogni specie per l’istruzione popolare media e professionale; tende ad istituire case rurali ed altri istituti cooperativi, banche, biblioteche circolanti, gabinetti di lettura; e in genere quanto altro mai possa interessare la vita nazionale del popolo e aumentarne la coltura. “ La società ha la propria sede a Yolosca dove l’ufficio — una specie di segretariato del — 121 — popolo — è aperto ogni giorno per servire il pubblico. “ Finora (1913) vennero istituiti oltre venti gruppi sociali nel Voloscano, nel Castuano e nelle isole del Quarnero; ed ora se ne vanno istituendo altri nelle altre parti dell’ Istria. “ In questi ultimi tempi le conferenze popolari vennero intensificate assai e ne vennero tenute parecchie dovunque; da professori su argomenti storici, geografici e artistici; dal veterinario di Yolosca su cose di zootecnica e da alcuni ingegneri croati di Fiume su cose tecniche. Le conferenze hanno avuto prevalentemente per tema argomenti della guerra balcanica delle condizioni dei paesi balcanici ecc. “ Il dottor Baccaric, reduce dalla guerra balcanica andò addirittura peregrinando per l’I-stria per tenere dovunque riuscitissime conferenze sulla guerra e sui paesi balcanici „. Riguardo alla attività della “ Naro dna Zajed-nica „ c’è da notare la tolleranza usata dal governo verso la propaganda irredentista, fatta colle glorificazioni della guerra balcanica. Non che io voglia confrontarla con le repressioni governative contro ogni nostro accenno alla guerra libica, cosa perfettamente inutile; ma piuttosto è interessante contrapporla alle fiere persecuzioni dell’Austria contro gli irredentisti slavi della Dalmazia e della Croazia. La differenza di trattamento deriva da questi due motivi: