GLI AMOROSI INCENDI DEL POETA 441 tovi si doveva accontentare di due camere in un Hôtel, prendeva per conto suo e ammobiliava riccamente un fastoso appartamento in rue de la Faisanderie, e affittava contemporaneamente la fattoria di « Dame Rose » per alloggiarvi i suoi levrieri. Quali siano dunque le sostanze femminili che d’Annun-zio abbia distrutto ed abbia aiutato a distruggere, attendo ancora che qualcuno me lo venga a raccontare con qualche dato più positivo che non la semplice calunnia. Ma credo che attenderò ancora un pezzo! Ebbe altri «incendi » Gabriele d’Annunzio? Amò veramente e intensamente altre donne per brevi o lunghi periodi della sua vita? Certo, se noi volessimo includere in questo capitolo le avventure che d’ « incendio » ebbero forse l’aspetto, ma che, in realtà, non furono che timide fiamme destinate a spegnersi al primo soffio di vento, non si finirebbe più. A Parigi per esempio, nei primi mesi del 1911, egli parve innamorarsi veramente di una francese, questa volta, di almeno trent’anni pili giovane di lui. Per circa due mesi non visse che del pensiero di lei e per lei, benché le circostanze gli impedissero di vederla frequentemente. Delle lettere ardenti furono scambiate, dei « rendez-vous » ancora pili ardenti ebbero luogo. Tutto avrebbe dovuto concorrere a rendere duraturo questo nuovo amore; la giovanissima donna era pronta a qualunque follia, come sanno solo esserlo le donne che sono al loro primo amore; e in verità, per una volta tanto, il Poeta poteva dire di essere stato l’iniziatore, quello cioè che tante volte aveva forse supposto di essere, mentre non lo era affatto. Malgrado la segretezza con la quale i due innamorati avevano nascosto l’inizio dei loro amori, malgrado la complicità di una amica intelligente e devotissima, qualcosa ne era trapelato.