560 VITA SEGRETA DI GABRIELE D’ANNUNZIO « Questa è una verità semplice, da ricollocare sugli altari deserti. « In me manet, et ego in ea. « L'avvenire è dinanzi a noi non come un laberinto dubio ma come una bene assodata via romana. Patet aditus. « E l’adito sia mostrato da un Arco trionfale. « Talvolta, per un popolo giovine, l’Arco di trionfo può somigliare all’Arcobaleno. « Serenitatem adfert. « Ed auguro che tutti gli Italiani intendano il mio latino, che è quello dei Consoli e quello degli Umanisti. « Sii dunque anche tu tra i “facitori della parola”. « Ti abbraccio. Ave. « Gabriele d’Annunzio. « 20 ottobre 1322. » Con l’avvento del Fascismo al potere si può dire che si sia chiusa l’attività politica di Gabriele d’Annunzio, la quale si trasforma in un consenso totalitario ed entusiastico dell’opera del Duce. Rinasce l’Artefice superbo, l’incomparabile creatore di capolavori. Il banditore della guerra, l’eroe del Cielo, del Mare, delle vette del Carso e della miracolosa gesta di Fiume, entra nella leggenda.