d’annunzio e l’inconoscibile 39 7 si solleva ad un accordo più acuto, ella si fa venire un piccolo brivido; stringe forte il libro tra le dita, quasi convulsamente, e china il capo quasi sul petto. In certi altri momenti, ella si fa venire delle contrazioni di dolore, chiude il libro, e rimane immobile, con le braccia tese in basso, come per sostenere lo spasimo di una trafitta. Dio mio, quali orribili peccati ha commesso quella fanciulla perché ella debba cosi atrocemente soffrire? Il mistero è assai grande, 0 fratelli. » Vediamo ora che cosa il Poeta vede di notevole nella seconda navata. « Questa navata » racconta « è riservata quasi esclusivamente agli innamorati. « Entrano con un passo un po' scricchiolante, con un sorriso incerto sulle labbra. Sbirciano di qua e di là; e, quando hanno trovato l'oggetto del loro cuore, con grande studio cercano un posto. Tutta la loro abilità sta nel situarsi in modo da poter guardare la bene amata senza che la madre di lei o la signora vicina se ne accorga. « Oliando per la felice disposizione delle teste dei fedeli, o dei pilastri, o dei banchi, il posto è sicuro, la corrispondenza, diremo cosi, oculare, incomincia e dura sino a che dura la predica. « I cercatori d’avventura invece sono irrequieti. Mutano posto ad ogni momento, guardano sempre la porta aspettando che entri quella che il loro cuore eleggerà. Sono capaci di tutto per chiamare l'attenzione della doma eh'essi han deciso d'insidiare: si soffiano il naso dieci volte, si fanno cadere il bastone, tossiscono, s'abbottonano e si sbottonano il soprabito con gesti larghissimi, urtano il pavimento con 1 tacchi, sospirano, ricorrono a mille artifizi diversi, finché ottengono uno sguardo. Allora... ahimè! quella donna è perduta. » Finalmente, che cosa specialmente colpisce d’Annunzio nella terza navata? Due amiche che hanno il loro posto all’ombra del confessionale. E le descrive: « Stando in ginocchio, si toccano con i gomiti, di tratto in tratto si chinano l'una verso l'altra e i riccioli biondi dell'una si confondono per un momento con i riccioli castani dell’altra. L’una ha i capelli del colore del tè che si raffredda in fondo a una tazza della China “rosée”; l'altra ha i capelli del co-