A battaglia finita L’istria sarà liberata Sulle limpide acque della Drina Mussolini galleggerà. Ad ogni strofa si ripete un ritornello che dice 2 Avanti jugoslavi Avanti fratelli coki Per la libertà ddl’Istria I Vorremmo conoscere il pensiero di Praga su questa fratellanza d'armi fra serbi e ceki nella guerra contro l’Italia, che viene cantata in Jugoslavia. Anche gli allievi ufficiali sono educati nel canto contro» l'Italia. Il 19 febbraio 1931 un plotone di allievi ufficiali della scuola di guerra, che tornava dalle esercitazioni, fu sentito cantare a Belgrado, mentre passava sotto le finestre della Legazione d’Italia, la nota canzone del Sokpl con una variazione accademica: «Trieste, Gorizia- Fiume la liberazione vi aspetta, noi dell’Accademia siamo per voi pronti a dare la vita ». Attiva del resto, insieme alla lirica, è la letteratura per la propaganda del terrore c della guerra.' Bisognerebbe qui riportare la serie infinita di articoli dei giornali finanziati dallo Stato. Ma non è il caso di occuparsi di questa prosa esplosiva. Ricorderemo invece ancora i libri. Sono di ogni grandezza e colore e argomento. Gli uni sono rivolti a educare fra i serbi ignari il disprezzo verso l'Italia: gli altri a rivendicare i diritti slavi sulla terra italiana: altri infine a sollevare l’impeto delle passioni per la lotta finale. Ricordiamo, solo per dare qualche esempio, il libro pubblicato nel 1925 su « Caporetto » dal generale serbo Da-skalovich, già comandante della piazza di Spalato, il quale vuol dimostrare che quell’episodio militare è stato « una vittoria jugoslava r> : il dramma « San Sava ndl’Istria » di Radomic Lallich, che si usa spesso rappresentare nelle scuole, in occasione della festa del santo protettore, ed è tutto un’esaltazione dei diritti slavi contro l’Italia: le Boln stranici (pagine di dolore) edite dalla /«-