740 VITA SEGRETA DI GABRIELE D’ANNUNZIO macchina tranquillamente e, dopo due ore circa, mentre l’albergo, almeno per il novanta per cento dei suoi ospiti, dormiva saporitamente, lo riportammo al suo posto primitivo. Quando rientrammo nell’ufficio per rimettere al suo posto quella carta, pensammo che si sarebbe anche potuto rimanere li per una mezz’oretta a far quattro chiacchiere e a fumare certe ottime sigarette che si trovavano sul tavolo, tanto la quiete che regnava in quella stanza era solenne e indisturbata. Per le solite vie indirette, la copia da me redatta parti la mattina seguente per Fiume. E pochi giorni dopo, ebbi la gioia di ricevere, per uguali vie, la seguente lettera del Comandante : « Mio caro Tom, «ebbi iersera la tua lettera col documento “mostruoso". « Non ti so dire la nostra gratitudine. « Ci rendi un grande servigio in quest'ora, mentre il Governo tenta di prendermi in un tranello proponendo un “modus vivendi” senza garanzie. «Sto per pubblicare una dichiarazione molto importante intorno all'impresa per distruggere menzogne e calunnie. Ti manderò il testo. « Siamo in crisi acuta. « Do molto filo da torcere al Comando dell'altra parte. « Prelevo battaglioni a mio talento. E ieri ho portalo via dal porto di Trieste un cacciatorpediniere nuovo fiammante “Agostino Bertoni" sotto il naso delle Autorità! « Fu veramente un'operazione di meravigliosa pirateria. « Sono venuti qui quattro giovani francesi con a capo Mr. d'Estail-leur per fare atto di "'solidarietà", non so quanto sincera e quanto efficace (i). (i) Il Comandante ebbe poco dopo a riconoscere che la «solidarietà i di Filippo cTEstailleur era sincerissima.