228 VITA SEGRETA DI GABRIELE d’ANNUNZIO qualcuno che sapesse che i suoi gesti sono spiati attraverso il buco della serratura. Naturalmente la curiosità del Poeta nei riguardi degli animali è di tutt’altra specie; non si tratta che d’una curiosità specialissima determinata in lui dal divertimento che gli procurano i loro giochi, dalla compassione provocata dalle loro sofferenze. Cosi gli potrà accadere sovente di passare delle intere ore ad osservare con grande interesse una cagna che partorisce o che allatta i suoi cuccioli, a fasciare delicatamente colle sue proprie mani la zampa ferita di un cane, o ad assistere con fraterna tristezza all’agonia di un cavallo che ha condiviso con lui la gioia di una caccia o il pericolo di un ostacolo. Come non ricordare le mirabili pagine della « Contemplazione della Morte» ove egli descrive l’ambascia della cagna, madre di nove piccoli che non può allattare tutti? « Erano nove; e, per non spossare la madre, bisognava risolversi alla scelta crudele, al sacrificio dà meno belli e dei meno forti! « Avevo fatto cercare da per tutto ma nutrice, senza riuscire a trovarla. Entrai nel canile, col cuore ammollito da una pietà quasi feminea. La levriero, coricata sul fianco, teneva il muso nascosto tra le zampe incrociate, con la grazia del cigno che caccia il becco sotto l’ala... » «... Cinque de’ suoi piccoli poppavano, con un vigore già pu- * gnace, pontando contro il seno materno le due zampette per ispre-mere la mammella, scotendo a tratti il capo per meglio trarre; e un’ondulazione di godimento correva dalla grinzolina della collottola alla punta della coda di sorcio, parendo quasi render palese il getto irrigante... » «... Gli altri quattro, sazii, dormivano sul dorso come bimbi, mostrando il ventre roseo dove l’ombelico era app na chiuso, mostrando la pianta dei pieducci lucida e tenera come certe fogliette appena nate, che sembrano di cera e di lanugine. A quando a quando sussultavano e gemevano come se già sognassero. Uno seguitava a poppare in aria, con la bocca molle modellata su la forma del ca-