GLI AMOROSI INCENDI DEL POETA 445 per la scalinata del Calvario (i) era come un rito di primavera. « Ogni fante aveva un ramo. Taluno aveva un intero albero. « Vi cercavo nelle vie della città. Passando, cercavo i vostri occhi dìe mi amano. Nulla di voi mi ama. Soltanto i vostri occhi mi amano. « Ma, di là e di qua nella via, c'erano fantasmi senza vita. E c’era un solo punto sensibile in tutta la città: il vostro cuore che iersera sentii battere con ma voluttà velata di dolore. «Amica, dianzi ero in mezzo alla folla delirante, con una desolazione profonda e segreta. « Fino a poco fa, gli urli salivano verso le mie finestre. « E ho un bisogno indicìbile di piegarmi verso di voi che per tutto un giorno (oh come lungo) non ho veduta. « ove siete ? Eravate nel teatro? Avete udito la mia voce? « Vi cerco sempre, e non vi trovo. «E dov'è la vostra compassione, o M...? « 13 - III-1920. « Mezzanotte. G. » « M..., « mi sono svegliato con ma confusa novità nel sangue. Ho sentito l’odore dei giacinti, troppo forte. Le tempie mi dolevano. Per ì fiori troppo vicini al capezzale? 0 per l’ebrezza che il vento della notte non aveva dispersa? Non so. « M...! Il vostro viso è nel mezzo della mia anima stamani. Ma aveva il suo luogo già da gran tempo, fin dalla prima volta. « Nessuna cosa al mondo è più dolce di voi. « Ier sera, quando ero in ginocchio, la vostra voce bassa, era come un ruscello notturno che scorresse su me. Mi ricordavo di certe notti in cui mi bagnavo solo, in un piccolo fiume della Landa tra alte rive di sabbia quasi fosforescenti. (1) Strada di Fiume dove si trovano le Dodici Stazioni del « Calvario » e che conduce ad una piccola cappella.