39« VITA SEGRETA DI GABRIELE D’ANNUNZIO lare del caffè che fuma in una tazza di Saxe un po' azzurrognola. « Ora o lettrici, o lettori, udite! Il giovedì dell’Annunziazione, mentre un tenore cantava sull’organo ma musica piena di passione celeste, io vidi una delle due peccatrici prendere la mano dell’altra e premersela sulla bocca con una cupidigia così ardente che in verità non so come i cherubini della cappella non s’involassero lasciando cadere a terra i panneggiamenti di carta pesta e strillando di santo orrore. » Quanto agli argomenti delle prediche e alle abilità oratorie del celebre Padre Le Méhauté, cercheremmo invano di sapere che cosa ne pensasse d’Annunzio. Egli si limita a dire che la sua eloquenza era « tepida ed opaca ». E dobbiamo accontentarci di questo. Qualche giorno dopo è il giorno di Pasqua; d’Annunzio lo dedica alla Basilica di San Pietro. Che cosa vede? « Dame, che portano abiti neri di una studiosa semplicità che rendono più snelle ed evidenti le grazie dei corpi loro; talune con su la faccia veli sottilissimi, a traverso i quali gli occhi sono più insidiosamente languenti; talune con un profumo acuto e istigatore che rimane nell’aria, anche dopo il loro passaggio, a turbare i sensi dei giovini. Camminano lentamente, fermandosi ad ogni tratto, parlando delle cose del mondo, chiamando gli sguardi degli uomini, dilettandosi d'esser seguite e ammirate. Recano nella casa dell’Altissimo i loro amori. » Arrivato a questo punto, si direbbe che persino d’Annunzio se ne scandalizzi. Ma quanto debole e quasi direi mondano è il grido che gli erompe dal cuore: « 0 mio Dio, verità sovrana e sovranamente amabile, torcete gli occhi loro dalla verità che da ogni parte le circonda! Empite la loro mente di pensieri e d’imagini che le inalzino verso di Voi! » Dobbiamo credere a questa sua invocazione? Io direi di no; e ritengo d’essere nel vero, perché egli, qualche riga più innanzi, dopo aver dichiarato solennemente che per fuggire le tentazioni, non sentendosi forte alla battaglia, è uscito dalla Santa Chiesa Madre, scrive: