21 inimici. Così si vide Ottaviano accordar quella di Cicerone al patto, che il più dissoluto, e il più bravo dei Triumviri non risparmiasse li giorni di Lucio Cesare suo Zio . Dunque Venezia sarebbe caduta per sua colpa e non per l’altrui influenza, e se questa dissoluzione non avvenne assai prima derivò perchè le mancarono Cittadini capaci di progettarla. Pisa, e Fiorenza non languirono tanto , e Genova avara, e sediziosa fu preservata nei tempi scorsi dalla sua volubilità. Ma è venuto il suo giorno. Quando leggo Cicerone , che ai Romani diceva, „ noi non sussistiamo „ per le nostre virtù, per il nostro coraggio, „ ma per la dabbenaggine dei nostri vicini, ” io vedeva la nostra pretesa floridezza , e possanza risultare dalla stupida imbecillità dell’ Europa. La Repubblica di Venezia emendata dalle rughe dei tempi non aveva una esistenza incombinabile , nè con quella della Repubblica di Francia, nè con il genio di Buonaparte. Li Greci dell* Asia Minore al tempo di Temistocle stavano alla Persia come al tempo dell’ex* Procurator Pesaro stava la Repubblica di Venezia a quella di Francia. Questo è un confronto, che risveglia delle idee risolventi qua- b 3 lua-