COME D’ANNUNZIO CREA UN CAPOLAVORO 379 « Caro Tom, credo che anch’io ho meritato il Paradiso, almeno quello preveduto da Astruc » (i). « Ho finito! E, vedrai, con un canto di pieno petto. Alleluja! » (2) Il « Martyre de Saint Sébastien » che era stato da lui iniziato nel settembre del 1910 fu terminato il 2 febbraio 1911 (3). Giunto alla parola « fine », ricopiate le ultime pagine, egli lanciò come il gallo il suo canto di vittoria. All’impresario telegrafò: « Oeuvre terminée, Alleluja. Gabriele d’Annunzio ». A Madame Rubinstein, che era allora a Pietroburgo: « Oeuvre terminée. J’embrasse les genoux transpercés. Sanaé» (4). (1) Allude a Gabriele Astruc impresario delle rappresentazioni teatrali del « San Sebastiano » e alle rosee previsioni di quest’ultimo sui futuri incassi delle rappresentazioni. (2) Quando ebbe terminato, pure ad Arcachon, le « Canzoni della Gesta d’Oltremare », mi mandò un biglietto urgente (io abitavo in una casa accanto alla sua), cosi redatto: « Sono le sei di sera. Ho terminato ora l'ultima canzone. Laus deae! » Qualche giorno prima mi aveva scritto: « Preferisco che tu rimandi la partenza a domani. Credo che non potrò terminare la Canzone e non ho il capo ai preparativi del viaggio se non ho finito. Ogni interruzione, a questo punto, comprometterebbe la vena. Ed è meglio non lasciare il certo per l’incerto. » (3) Alcune volte il Poeta, specie se la sua creazione è stata fulminea, s’è divertito a notare con meticolosità i giorni e le ore impiegati alla composizione di un’opera. Cosi per esempio egli notò di suo pugno in fondo al manoscritto della tragedia « La Città Morta », per la quale egli impiegò 42 giorni: « Primo atto: cominciato il 30 settembre i8g6, finito il sabato 10 ottobre. Secondo atto: cominciato il lunedi 12 ottobre, finito il venerdì 23 di sera: terzo atto: cominciato giovedì 5 novembre, finito il lunedi g di sera. Il quinto atto (si dimentica del 40 atto dell’opera!) cominciato il martedì 10 alle ore 5 di sera, finito il mercoledì 11 alle 6 di sera. Per il «Fuoco » impiegò nove mesi. Per 1’« Innocente » otto mesi. (4) Qui d’Annunzio firma col nome da lui dato, nella tragedia, ad uno degli arcieri compagni del Santo.