d’annunzio e la guerra 695 ministro Sforza, che egli odiò a morte all’epoca del trattato di Rapallo, né di Nitti, che considerò sempre l’affama-tore di Fiume e che mise alla gogna per la sua pusillanimità col nomignolo di Cagoia, è certo che d’Annunzio non credette mai né in Sonnino, né in Orlando, né in Salandra, e meno ancora nello scialbo Bonomi. Considerava questi ultimi come brave persone e buoni italiani, animati forse dalle migliori intenzioni, ma sproporzionatissimi alle situazioni nelle quali la fatalità li aveva posti. Soprattutto negava in Sonnino quell’intuizione politica che alcuni vollero attribuirgli. Mi disse a questo proposito che avendo avuto occasione di intrattenersi brevemente, alla Camera, con quel tanto rinomato uomo di Stato, gli era rimasta l’impressione che egli fosse un uomo che parlava pochissimo... perché non aveva niente da dire. Di Boselli, verso il quale nutrì sino all’ultimo un grande affetto ed una grande deferenza, il Poeta mi disse, quando durante la guerra quel buon patriota assunse ancora una volta il potere a ottant’anni suonati: « E dire che siamo ridotti al povero Boselli, cosi italiano e cosi rammollito! » Ma, mentre non ebbe mai fiducia negli uomini di Governo italiani durante la guerra e li bollò pubblicamente ad ogni occasione propizia (e purtroppo per l’Italia, in quattro anni d’occasioni se ne presentarono molte), ebbe invece una fede assoluta nel soldato e nel marinaio italiani ed anche, salvo rare eccezioni, nei capi militari. A Cadorna lo legava una fervida amicizia, fatta di comprensione da parte di d’Annunzio e di profonda simpatia da parte di Cadorna. Il Poeta avrebbe dovuto (se la logica avesse valore) e per il suo temperamento e per la sua vita e per la sua opera, essere considerato da Cadorna, uomo austero e religiosissimo (paragonabile in molti casi ad un Carlo Alberto), come un corrotto ed un reprobo. Invece, in parte perché sotto la scorza del peccatore intuì in d’Annunzio l’innata bontà, e molto perché conosceva il puro ed altissimo amor patrio del Poeta, Cadorna credette sempre