- 67 — solo le polveri; i diritti costituzionali sarebbero di nuovo abrogati ; un nuovo e forse (sebbene sia un po’ difficile !) più cretino conte Gòess (1) risponderebbe nuovamente ai rappresentanti dei lavorato! i : « Io non tratto con voi ! » ; e di nuovo il sangue sarebbe versato ; e ci sarebbero altri figli, altre madri, altre spose piangenti ! Questo pessimismo, purtroppo, non è esagerato. Le autorità triestine obbediscono a Vienna, e a Vienna non si conosce Trieste. Basta ricordare le fole che i giornali austriaci sparsero sui fatti di Trieste e le narrazioni di quel degno emulo di Ponson du Terrayl che è il presidente dei ministri austriaci, dott. de Korber. La stessa borghesia austriaca non fiaterebbe e non si turberebbe se Trieste fosse nuovamente trattata a ferro e fuoco : tanta fede è prestata lassù ai rapporti cervellotici della poliziottaglia imperiale e regia che ha sede nella città di S. Giusto. ❖ La politica sociale dei nostri governanti non può essere simboleggiata che dalla forca. Scoppia uno sciopero, piccolino magari, i giornali ne danno l’annunzio, e aggiungono: « è accorso sul luogo un battaglione di militi ». Soldati? A che fare ? A mantenere l’ordine... che non è turbato nè minacciato. Dunque a provocare, poiché il popolo in quei tipi splendenti di spade e di spalline non può veder altro che i sostenitori del preteso diritto padronale. Come sarebbe più confortante il leggere sui giornali, sotto la relazione degli scioperi, anziché le notizie dell’invio delle truppe, le notizie dell’invio d’uomini senza spada e senza kepy, ma capaci di sciogliere equamente le vertenze operaie ! Oh, ha ben ragione il Ferri quando nota che la borghesia industriale fatalmente è condannata a diventare militarista. « Lo sciopero dei fuochisti Lloydiani è scoppiato ai primi di del febbraio 1902. (1) È il luogotenente di Trieste.