a mo’ di matassa imbrogliata, non si lascino le cose, per negligenza o per indeterminatezza d’istituzioni, venire alle conseguenze estreme: ma si tenga bensì a mente che in questi casi l’istituzione dell’arbitrato è quella cui spetta l’ultima parola, comecché sia essa il fattore competente a liberare il campo del lavoro moderno dai continui attriti che sono altrettanti ostacoli all’attività ed alla produttività ». Ma tanto per arrivare all’arbitrato obbligatorio, quanto per conquistare una legislazione sociale, bisogna che il proletariato dell’Austria pretenda il suffragio universale. Atten- • dere qualcosa dai deputati della borghesia è follia. Purtroppo son vere le parole del Prampolini: « Gli uomini sono dominati dall' interesse : e le ingiustizie che si fondano sull’interesse di un dato gruppo o di una data categoria o classe di persone, non vengono eliminate se non quando gli interessi che esse offendono abbiano acquistata la forza di prevalere. « Tale è la legge della storia ». Altro che il vostro « miraggio », messer Piccolo! * L'ordine pubblico. É un’ossessione poliziesca : 1’ ho notato altrove, e qui ci insisto con gli stessi argomenti che l'Indipendente svolse dopo il febbraio. « La risoluzione dello sciopero generale non poteva corrispondere all’ordine di rimaner tutti a casa, finché il banditore pubblico passasse di là ad annunciare il conflitto risolto e la ripresa del lavoro. «Avviene ciò che vuole la natura degli individui: non lavorando, si va a spasso, poiché il senso del chiuso è insopportabile nelle condizioni anormali; essendo ventimila a spasso, si forma necessariamente una folla, la quale, più o meno, per non soffrire, deve avere una certa libertà di movimento in un certo spazio. « Da questo lato, la folla di lavoratori postisi in sciopero il 13 febbraio non fu nemmeno la maggiore manifestazione