- 58 - prezzabili dividendi. Tralascio i dati riguardanti la flotta, il il movimento ed ¡1 valore dei piroscafi... Semplicemente perchè non mi sono assunto il compito di (come si dice, Pastonchi ?) gridatore. * Cinematografiamo, invece, alcuni dei pezzi grossi e aK cuni dei casetti più caratteristici del Lloyd. Ciò servirà a dare urt’ idea dei criteri di quegli amministratori nonché a rilevare sin d’ora che dalla pochezza di questi ultimi derivarono gli avvenimenti gravi di Trieste. * È cosa nota, notissima che nelle grandi società aventi consigli d’amministrazione (con due e tante volte più « m.! »), direttori di ogni fatta ed ispettori di tante specie, avvengono delle anormalità, che, per debito di coscienza, dovremmo chiamare madornali irregolarità. E non può essere altrimenti. Diversamente che mai si dovrebbe pensare d’una società di navigazione come è il Lloyd austriaco, avente tante linee e tutte solcate da eccellenti navigli, che importano ed esportano quantità grandiose di merci a tassi abbastanza alti; del Lloyd, che mentre gode di una sovvenzione rispettabilissima da parte dell’imperiale governo, non dà agli azionisti un dividendo annuo maggiore del 3 per cento?! Altre società nostrane, e citeremo la Cosulich e C., dà un dividendo del 20 ed anche più per cento all’anno, senza percepire sovvenzione di sorta. Da che dipende ciò? Da null’altro che dalla cattiva amministrazione, tenuta da persone che poco o nulla si curano degli interessi della società e che se anche volessero curarsi di essi non sarebbero in grado perchè incapaci. Chi è che fa parte del Consiglio d’amministrazione del Lloyd? Tutte, o quasi, persone che non si sa come siano state chiamate a stare a capo d’una società, con la quale pochi dì prima della nomina a consiglieri nulla avevano di comune. Accettarono l’onorifica carica più che altro pel lauto indennizzo annessole.