Vili. Le cinque giornate triestine — Solidarietà internazionale La proclamazione dello sciopero generale. Al vocabolo « patria » (per cui in uno a tante glorie si ebbero tante nefandità) si va sostituendo gradatamente, parlando e facendo, sulla bocca degli oratori, nelle menti dei pensatori e nei cuori delle moltitudini il vocabolo «c umanità » che rappresenta ed incarna gli ideali più gentili di tutte le patrie, dei popoli tutti. È l’umanità, è il grande desiderio della sua rinascenza (la quale sarà rinascenza di tutte le patrie) che infiamma e agguerrisce, suscita e crea coscienti le moltitudini sacre al lavoro, le quali sembrano comprendere che anche ogni loro tenue conquista di salario o d’orario è un gradino della scala immensa del progresso che la collettività deve salire.... * I nemici, gli stranieri Non son lungi, ma son qui.... Lo compresero bene i lavoratori di Trieste, senza distinzione di nazionalità o di lingua. Onde s’unirono slavi e italiani, greci e tedeschi, e le cinque giornate di Trieste furono cinque giornate di solidarietà internazionale, a fronte delle quali dovettero allibire i patriottardi pancroati come i patriottardi italiani e gli altri. Furono cinque giornate di solidarietà internazionale che nella storia del proletariato devono essere registrate a lettere d’oro. 6