— 82 — Chi mai avrebbe sognato, pochi anni fa, quando la borghesia delle due razze spargeva a larghe mani il seme del più esecrando odio nazionale fra i proletari italiani e fra quelli slavi ; quando la più bestiale intolleranza era legge e il più banale insulto consuetudine; quando chi più era feroce contro il nemico, più era degno dei patri allori, chi avrebbe immaginato che la gran leva degli interessi di classe potesse sollevare in tempo così breve la povera coscienza proletaria? Chi avrebbe immaginato che contro la corrente della temerarietà capitalistica si potesse ergere la diga della solidarietà internazionale dei lavoratori? * Le trattative con la Società del Lloyd non approdavano ad alcun risultato. Il Lloyd - anzi - alle sollecitatorie dei suoi fuochisti rispondeva con un’olimpica calma, ed intanto ingaggiava operai forestieri disoccupati ed incaricava le sue agenzie dell’Oriente di accaparrare maomettani, greci e albanesi, affine di fiaccare la resistenza proletaria. Non basta. Il governo, mentre non permetteva agli operai scioperanti di riunirsi a loro piacere e di badare ai loro interessi, attendendo i vapori trasportatori di krumiri, interveniva a favore del capitale, inviando, dall’i. r. arsenale di Pola, dei fuochisti militari a Trieste. Un’onda di sdegno passò per tutte le officine della laboriosa città. E allo sdegno successe la riflessione. Perchè mentre il governo aiutava il capitale, gli operai non avrebbero aiutato il lavoro ? Alla sfacciataggine degli sfruttatori perchè non si sarebbe dovuto rispondere con balda energia? I fratelli scioperanti, che aveano perfino le simpatie della cittadinanza borghese, dovrebbero forse piegare il groppone sotto i tacchi di lor signori? E lo sciopero generale fu deciso il mercoledì 12 febbraio 1902. * Riassumiamo. Trecento fuochisti del Lloyd presentarono in nome proprio e di altri 400 colleghi, che in quel momento si trova-