- 119 — * Soffiava intanto su Trieste una bora infernale fischiante e sibilante per le vie. I treni arrivavano tutti in ritardo quantunque trainati da due o tre macchine. Pure malgrado la bufera verso mezzogiorno la città era animata. Molta gente leggeva vari manifesti affissi alle cantonate. I negozi quasi tutti chiusi. Lo STATO D'ASSEDIO. L’aspetto della città non era come potrebbe credersi quello di una rocca devastata e conquistata. Ci erano fanali rotti, invetriate infrante, muri scrostati dalle palle, ma erano tutte cose che vedeva solo chi guardava attentamente. Le case devastate, atterrate di cui parlò qualche giornale non ci erano. Giravano numerose pattuglie