XV. Conclusione. Lectio brevis. Offrire una relazione critica dei fatti di Trieste — rettificare le bubbole gazzettiere — rilevare 1 azione dei socialisti triestini, che, causa il febbraio, furono sufficientemente calunniati dalla stampa forcaiola — notare ancora una volta che l’internazionalismo nostro, in Austria, non può essere che il federalismo di Giuseppe Garibaldi e Carlo Cattaneo — dire ciò che è realmente la borghesia « irredenta » tanto simpatica alle forche del paese che “ Appenin parte, e ’1 mar circonda e l’alpe , dare a tutto ciò una forma non troppo pedantesca (onde la necessità di ampliare la cornice che avevano dapprima immaginato pel nostro quadro): —questo il compito che ci sorrise. ^ Non vogliamo usare una frase convenzionale, e quindi non diciamo di attendere il giudizio dei lettori. Non è vanità. Non è immodestia. Persuasi di aver compiuto un dovere di sincerità dando alle stampe questo volumetto non potrà qualche giudizio malevolo di aristarco turbarci i sonni, come l’eventuale compiacenza degli amici non ci farà alzare il gomito. * Di una cosa però siamo certi: di aver fatto il possibile perchè la nostra narrazione altro non fosse che lo specchio della verità. E siamo grati agli amici che ci offrirono, pel modesto nostro lavoro, documenti, giornali, note; e siamo grati anche a coloro dalla viva voce dei quali potemmo raccogliere molti episodi. Ma ohimè !, esclamiamo con Giù-