56 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA che si era prefissa di raggiungere muovendo guerra alla Turchia. A sud, la Serbia realizzò, in seguito alla guerra del 1912, un notevole ingrandimento. A sud, però, tendeva anche la Bulgaria; la Bulgaria che già prima della guerra aveva una superficie corrispondente al doppio di quella della Serbia — e che, dalla guerra, era uscita ancora raddoppiata. Il sentirsi chiusa fra una grande Bulgaria e l’Austria-Ungheria, pareva alla Serbia una minaccia costante alla sua vita economica e politica. In pari tempo, la Serbia venne privata di quella parte dell’Albania, che avrebbe dovuto avere in base ai trattati cogli Alleati Balcanici e, quale compenso, richiese il possesso di una parte della Macedonia Meridionale, in modo da avere una frontiera comune colla Grecia. Questo provocò la seconda guerra balcanica, dalla quale la Bulgaria uscì sconfitta, e costretta a firmare i patti serbo-greco-rumeni, dettati a Bucarest nel 1913. In base al Trattato di Bucarest, la Serbia si vedeva assicurata parte della Macedonia Meridionale, portando verso il sud, — e sensibilmente, — i suoi confini, in modo di avvicinarsi a Salonicco. Questo equivaleva al fallimento del programma austriaco, ed il trionfo completo della Serbia sopra il nemico ereditario, oramai scomparso dalla storia presente, — fu solamente una questione di tempo, e, purtroppo! di enormi sacrifici. La Guerra Balcanica e specialmente quella Mondiale, colle sue tragiche peripezie per il popolo serbico, se anche hanno decimata la parte migliore della Nazione Jugoslava e distrutta la vita econo-