14 INTRODUZIONE polacco-tedeschi nell’Alta Slesia, speciali norme furono adottate per le minoranze tedesche nell’Alta Slesia polacca e viceversa (cfr. doc. n. 11). § 9. - Benché l’assetto dell’Europa orientale dia tuttora luogo a profondi dissensi esso ha ricevuto una stabilizzazione, almeno temporanea, coi trattati di neutralità e di non aggressione conclusi nel 1933 dalla Russia con tutti gli Stati suoi confinanti e fra la Germania e la Polonia. Si sviluppano intanto i rapporti politici. Fra questi sviluppi va rilevata, in particolar modo, l’intesa fra gli Stati baltici, che si va rassodando nei frequenti contatti fra i rappresentanti dei rispettivi governi. Si è più volte poi parlato di più profonde intese, specialmente fra i tre Stati baltici, che, essendo piccoli e deboli, e contornati da potenti, hanno tutto l’interesse — dato che nessua dissenso sostanziale li divide — a formare un fronte unico, senonchè il dissenso polacco-lituano ha finora impedita una stretta unione dei tre Stati baltici. Un avviamento più concreto del problema hanno poi tentato l’Estonia e la Lettonia, fin dal 1923, col trattato di alleanza difensiva di Tallin del 1. novembre e col trattato preliminare di unione economica e doganale dei due Paesi (cfr. doc. N e 0) di pari data, il quale ultimo però, fino ad oggi, se è stato integrato con vari accordi di dettaglio, non ha avuto il completo sviluppo, che era destinato ad avere (1). Va infine rilevato che alla stabilizzazione della sua situazione l’U.R.S.S. tende anche con i trattati di neutralità e di non aggressione, conclusi con Stati non confinanti con essa. Tale è il caso, ad esempio, del Patto di amicizia, non aggressione e neutralità concluso con l’Italia, a Roma, il 2 settembre 1933 (doc. P). (1) Al momento in cui rivedo le stampe viene iniziata a Kaunas (7 luglio 1934) ima conferenza fra i tre Stati baltici.