20 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA Nella parte settentrionale del Regno si estedono immense e fertilissime pianure, solcate da fiumi, fiumicelli e canali. È la parte mesopotamica della Jugoslavia. Oltre al Danubio, si estende la pianura pannonica, di cui la parte migliore, più progredita e più fertile, costituita dal Banato e dalla Backa, famosi granai del cessato Impero, è compresa nei confini jugoslavi. Inoltre la Jugoslavia annovera fra le sue terre migliori le valli della Drava e del Danubio a sud, le pianure slavoniensi e la Macva Serbica. Oltre la Sava c’ è la Possavina Bosniaca, sorgente di invidiabili ricchezze. In direzione dell’ Egeo, si estendono le vallate della Morava e del Vardar, nelle cui regioni eccellono per fertilità le pianure della Metochia, della Pelagonia, del Kossovo Polje e dell’Ovcje Polje, ora quasi totalmente deserte e spopolate. Per ciò che concerne le vie jugoslave di comunicazione, quelle fluviali occupano — per la loro importanza economica — uno dei primi posti nell’economia nazionale. La lunghezza dei fiumi navigabili è di oltre 2000 chilometri, e va ripartita cosi: il Danubio è navigabile in territorio jugoslavo per 590 chilometri; la Sava, per 604 chilometri; la Drava, per 230 chilometri ; il Tibisco, per 160 chilometri; i canali della Backa, quello di Re Pietro e quello del Reggente Alessandro, hanno una lunghezza di 230 chilometri; il Canale di Bega, nel Banato, passa su territorio jugoslavo per 90 chilo-lometri. In più sono da menzionarsi le minori vie fluviali navigabili, quali: la Narenta, la Bojana, l’Una, il Bossut, il Tamis ed altre. La sola Morava, se canalizzata, sarebbe navigabile per oltre 200 chi-