186 SILVIO BENCO Istria nobilissima, introdusse nella coscienza popolare il concetto che questi paesi erano pieni di una vita del passato da potersi rivivere nel fascino di una visione di storia e d'arte. La sua prosa fu la più personalmente costrutta, più originale e più salda che qui si scrivesse. Era uno scrittore artista; un goncourtiano senza volerlo; ma con italica mascolinità. Lasciò, nella via che porta il suo nome, una piccola casa composta con l arte dei musei della Germania e della Francia, che ricostituiscono i paesi e le epoche negli «ambienti»: una sala veneta, capolavoro d’ingegnosità; un refettorio medioevale; un salotto d’Oriente, che si rispecchia nella luminosità tessuta d’un tappeto persiano di rara bellezza, patria Entrambi, Attilio Hortis e Giuseppe Caprin, furono uomini di vita pubblica: il Caprin direttore del pugnace Indipendente in nome del partito nazionale; l’Hortis deputato di Trieste ed oratore della città nei