TRIESTE 81 orizzontale vigorosa con alcune statue atteggiate nell’aria; i tetti di rame rosseggiano, e la facciata è tutta mossa dal giuoco di colore dei suoi bassorilievi alla romana e delle sue statue. Statue di forme colossali, in nicchie profonde; festeggianti gruppi di putti fra i grappoli d’uva, nei bassorilievi di Antonio Bosa; autori delle statue il Bosa stesso e Bartolomeo Ferrari e Domenico Banti. Il classicismo di queste sculture come quello dell’ architettura, è tutt’ altro che una formula agghiacciante ; anzi vi sopravvive qualche cosa della turgida pienezza settecentesca. Il pianterreno del palazzo si trasformò negli ultimi anni con idea stupefacente, in una birreria : una birreria con la porta di tempio antico sormontata da epigrafe ! Ma al primo piano si è conservata la sala delle radunanze, con bel movimento di colonne corinzie binate e policromia di marmi, di lampadari e di stucchi, in tutto conforme ancora al gusto del secolo decimottavo.