50 SILVIO BENCO azzurro che occorrono nelle prospettive delle viuzze tubulari sprofondanti; per i lembi di cielo e di mare dipinti a colori teneri nello sfondo dei cunicoli incassati, con fughe di gradini a precipizio, fra muraglie scrostate e sconquassate. Ma nella parte bassa del quartiere la vergogna striscia, si occulta, serpeggia .con una specie di pudore ignobile, per vie che rompono su altre vie ugualmente anguste, tetre ed ambigue, nelle quali, là dove giunge a toccare, si insudicia la stessa luce del sole. Qui la vita diurna ha un alcunché di nauseante e di corrotto che non si spiega bene se non pensando alla vita notturna, quando le innumerevoli bottegucce si chiudono e gli innumerevoli lupanari si illuminano, quando il cencioso bazar cede il campo alla suburra, la mercanzia dei robivecchi al mercato delle schiave dipinte, che si vedono gesticolare in tutti i trivi e a tutte le finestre. Il quartiere basso di Città Vecchia non solo è sovraffollato; è