60 SILVIO BENCO I Gesuiti — Poiché il popolo lo chiamava prigione, ci doveva essere qui una prigione — ragionò il Kandler, ingegnoso erudito : e rammentò che « Recario » si denominava il consesso dei magistrati punitori. A noi basti la classicità di quest’ arco : fatto pittoresco da un albero solitario che rovescia il fogliame su le grigie pietre, mentre, nella prospettiva della viuzza che sale strozzata e feroce, appare, con torvo effetto, il gran mantello d’intonaco giallo onde si veste la Chiesa dei Gesuiti. Enorme e squallida ai lati : ma non la facciata. Essa guarda verso la città; ed è sapiente, per certi tratti fulminea. La ideò Padre Pozzo, lo spettacoloso, nel 1627, ed è fra tutte le architetture cittadine quella che meglio traduce l’impeto di un’ ispirazione. Il grande costruttore di chiese gesuitiche, il grande scenografo della religiosa coreografia del seicento, non era solito a trovare pensieri cristiani e non li trovò nemmeno qui : ebbe