SILVIO BENCO Funerale, vero trapasso di una musica interiore nel bassorilievo che increspa di una trasvolante nube di fiori e di vergini la superficie della materia; da grande poeta ancora, nel masso plastico de La croce, che stringe nella energica brevità dello spazio ogni forza e ogni forma della specie umana, con ogni aspetto del suo dolore e del suo conforto. Sta il masso concettoso su 1 ultimo piano della scalea di marmi lisci, per la quale il barone Pasquale Revoltella faceva comporre a’ suoi tempi gli insulsi gruppi allegorici dell’ «Acqua Aurisina» e dell’ «Istmo di Suez» dall’arte manierata del milanese Pietro Magni, accademico e cavaliere. L arte moderna ha sparso i suoi brividi in cotesto palazzo che era nato per una contegnosa freddezza: con le sue sale tappezzate di damasco giallo, con le sue stanze dai pavimenti ad intarsi, dalle colonnine verniciate di bianco ed oro, secondo il gusto artifizioso del 1860,