TRIESTE 77 quando a sera splendono i lumi nel vestibolo dell’ edificio e sul tono di luce stacca il colonnato semicircolare del portico che custodisce la porta, non v’ è gran signore a Trieste che possa gareggiare di stile con l’ombra del conte Cassis. Idee più vaste, non più leggiadre, pas- L’architetto sarono nella mente del maggiore architetto Pef'sct' triestino dell’ epoca, Matteo Pertsch, di natali tedesco. Di lui il Cassis, che pareva venuto per insegnare alla città rimpannucciata l’uso della ricchezza, si valse per la facciata del Teatro Nuovo, oggi dedicato al culto Teatro Grande nazionale di Giuseppe Verdi e all’ impero (diciamolo sommessamente) di Wagner: facciata di vera architettura quanto sono miseramente architettate quelle di molti teatri italiani dello stesso tipo. La disposizione interna era ideata da Antonio Selva, l’autore della Fenice di Venezia; ma il Pertsch, nella parte esterna che spettò a lui, seppe ottenere un collegamento possente