180 SILVIO BENCO luminosità; Pietro Lucano, un pittore di profondità atmosferiche trasparenti e cangianti; Glauco Cambon, che finì col trovare il proprio stile in una armoniosità decorativa calda e suntuosa. Con ciò venne accostandosi all’ arte euritmica e governata intellettualmente dei modernissimi ; gli allievi di Monaco, Gino Parin, Argio Orell, Giuseppe Levier; l’allievo di Venezia, Guido Marussig. Nato a Trieste, un insigne maestro del paesaggio veneto, Pietro Fragia-como, ispirò le nitide impressioni adriatiche di Guido Grimani e di Giuseppe Miceu. Bruno Croatto fu preraffaelità intorno al 1895; si formò nello studio dall’antico una nobiltà di stile ; è oggi un mirabile acquafortista. Nidia Lonza dipinse fiori e frutta, come già intorno al 1850 il rodomontesco Malacrea, che pretendeva per i fiori essere prima Dio, poi lui, per le frutta prima lui, poi Dio. E i triestini gli credevano un poco: e la sua fama era grande.