68 LA JUGOSLAVIA ECONOMICA porto di fiammiferi, si pagava da Ossijek a Mostar corone 686 per vagone, mentre da Budapest a Mostar si pagava corone 334, per una maggiore distanza di 247 ohilometril Cosi per evitare l'affluenza di forestieri in Croazia ed attirarli in Ungheria, fu messa una tariffa unica per il servizio passeggeri, sicché un viaggiatore pagava il medesimo prezzo per la tratta Piume-Zagabria, come per quella Fiume-Bu-dapest ! La Croazia, ricca di materie greggie, doveva fornirle alla propria metropoli, l’Ungheria, e questa considerava la Croazia come mercato per i meschini prodotti della propria industria. Ciò poteva accadere, ben si intende, solamente in regime di violenza, perchè inoltre sta il fatto che la Croazia è in una posizione superiore che non l’Ungheria per l’eventuale sviluppo di una propria industria. In Croazia esistevano gli elementi favorevoli a una nuova vita economica e commerciale : le grandi vie internazionali di comunicazione passanti attraverso il territorio croato, le materie greggie, i fiumi navigabili, la ricchezza boschiva, l’eccesso di prodotti agricoli, gli empori commerciali di grande importanza, Trieste e Piume, vicinissimi, il “ carbone bianco „ da utilizzare, specialmente quello dei laghi di Plitvitze in numero di una ventina di cascate, che raggiungono perfino i 30 metri, il carbone da procurarsi dalle miniere della vicina Bosnia e della prossima Slovenia. Eppure la Croazia non dovette muoversi, se anche anelava ad emanciparsi da questo disastroso regime ungherese, che si reggeva solamente col terrore e colla violenza. Un paese tanto ricco quale è la Croazia, non noverava nel 1907