62 SILVIO BENCO cade nel barocco corrotto e strafatto ; forse per essersi dovuto rinunziare alla decorazione ideata dall’architetto secentesco. È una chiesa chiara ; ha luce dalla cupola, dalle finestre aperte nella facciata, dalle lunette laterali. Anche troppo chiara e troppo bianca di pietre e di marmi per alcune delle sue pale d’ altare. Son buone opere di maestri minori secentisti e settecentisti, o buone copie (quella ad esempio del Sassoferrato) : ci guarderemo bene dal ripetere i grandi nomi ai quali furono assegnate : la pala di Santo Ignazio si volle del Guercino. Bello veramente e di soave tono biondo 1’ affresco dell Immacolata, che il Santi dipinse nel 1842 entro 1’ emiciclo dell’ abside allora rifatta. La costruzione della chiesa gesuitica volle mezzo secolo, e finì nel 1682, per essere ripresa nell’ ottocento, quando fu coronato il tempio con la cupola ottagonale, umile e austera, affrescata dal Bisson. L’a-