TRIESTE 141 Bisanzio. Nelle icone corazzate d’ argento, nei grandi affreschi del Bertini dove le figure umane si allungano come grandi piante essiccate sui fondi d’ oro, una suntuosità popolata di lunghi spettri, che opprime e turba il pensiero dell’ uomo d’ occidente. Altra chiesa si costrussero pochi anni Palazzi privati dopo, con ambizione architettonica, gli Evangelici. La purità della pietra d’Istria può gareggiare in essa con i marmi. Ma il gotico moderno, in una città moderna, scolastico, piccolo di proporzioni, in modo da escludere a priori gli ardimenti grandiosi del sistema, è destinato a isolarsi in una glaciale melanconia : e dove getta un’ombra è un’ ombra fredda. Il bel campanile si aguzza solitario fra i palazzi della nuova città. In Piazza della Stazione ve n’ è tutto un gruppo : palazzo Panfili, rinascimento più tedesco che italiano ; palazzo Kalister — architetto Zabeo — non senza maestà nel risalto del suo colonnato a due ordini,