TRIESTE 137 l’altro lato della piazza: la palazzina della Luogotenenza, vestita di una sensitiva epidermide di pietre bianche e di pallidi mosaici, con una loggia ariosa che sporge, ma non l’afforza ; anzi quasi aiuta il suo dissolversi nell’aria e nel colore. E un’idea tutta moderna dell’ architetto Artmann di Vienna: un palazzo che campa di luce: languido nei crepuscoli, sprizzante faville nel mezzogiorno. Ma il turpe grigio ed il ciel piovorno tradiscono questo palazzo di fate : la gracilità costruttiva si smaschera, e i grumi di una decorazione tra il pasticciato e il geometrico avviliscono la pietra. Con ciò la piazza ha tutti i caratteri : dalla aristocratica sobrietà Louis XVI della bell a casa Pitteri, eretta nel 1790 dall architetto Ulderico Moro, alla esuberanza italica del Municipio, dalla franciosità civettuola dell’ Hotel Garni alla pesantezza stilistica del Palazzo Modello, dalla maschia mole del Palazzo del Lloyd alla nervosità