164 SILVIO BENCO Museo di storia naturale evale, a tutti i cimeli della scultura romana e della pavimentazione tessellata che si scavarono dal suolo cittadino, alle adunazioni d’oggetti dell’Africa e dell’india, del Giappone e della Cina, potè aggiungere aggruppamenti preziosi come quello ricchissimo delle antichità tarentine. In esso splende di rarità e d’intatta bellezza il rhythòn d’argento cesellato, che ha appena il suo secondo in altro museo d’ Europa. Qui si conserva l’ aureo polittico del convento di Santa Chiara, della scuola di Lorenzo Veneziano, cimelio triestino della pittura trecentesca. Il Museo di storia naturale nacque dal culto che fu vivissimo nella Trieste del milleottocentocinquanta per gli studi naturalistici come per quelli della scienza medica : lo fondarono privati ; lo assunse il Comune, essendo podestà un naturalista, Muzio de Tommasini. Primo pensiero l’adunarvi tutta la flora e tutta la fauna adriatica, con le specie meravigliose che i naviganti