112 SILVIO BENCO Muzio de Tom- Podestà, è Muzio de Tommasini, onesto uomo ed onorando per la sua dottrina di Pietro Kandler _ r scienziato e la sua passione di botanico, ma avvezzo a considerarsi nella sua carica cittadina come un ufficiale chiamato a trasmettere gli ordini de’ superiori ; la signoria intellettuale della città nessuno disputa a Pietro Kandler, archeologo e storiografo, cervello mirabile, anche più possente di quello del Rossetti, ma cuore di scarsa fiamma, nato a mettere la pregiudiziale del dubbio, a contrapporre la facezia mordace e sedativa agli impulsi che agitano talvolta le anime generose degli idealisti. Largamente si spende per fare e rifare chiese, nella città e nei dintorni: non mai tante a Trieste da quando Giuseppe II, nel 1784, aveva fatto chiudere il buon numero delle sovrabbondanti. Andato a Vienna colui che fu la prima anima del Lloyd, Carlo de Bruck, fatto ministro delle finanze e poco dopo stritolato miseramente negli scandalosi ingranaggi delle