TRIESTE 151 Grassi. Frenocomio ed Ospizio dei cronici II Frenocomio costituiscono una delle opere più grandiose di civiltà della contemporanea Trieste: scaglionati alle falde del monte che sovrasta al sobborgo di Guardiella, trenta padiglioni aggruppati pittorescamente ascendono con un ritmo alterno di tetti piatti e di rossi tetti spioventi, di grandi arcate e di fascie policrome, verso un’agile campanile che rizza la sua lancia a frenare quella scalata. All’armonia del quadro mancano ancora gli sfumati, le chiome degli alberi che non si piantarono nei giardini. Ma a chi visita il Frenocomio, opera di sagacia e d! amore, si prepara godimento inatteso quando, alla porta postica dell’ edificio centrale, gli apparirà l’armonioso scenario dei padiglioni disposti come quinte intorno alla grande semplicità della scala di pietre rustiche che porta ai ripiani più alti di codesta piccola città. L’architetto Lodovico Braidotti, autore dell’ opera, s’ispirò per lo