TRIESTE 91 nella torre di San Giusto, nel Castello ; il cannone tuona dal colle di San Vito contro i rinchiusi ; rispondono da valorosi agli austriaci di terra e agli inglesi di mare ; si assicurano l’uscita con l’onore delle armi. Ormai da ogni parte le aquile napoleoniche ripiegano con grandiosa tristezza verso occidente il volo delle loro ali rotte dal ferro e dal piombo. Eh sì, la città crede ora tornato il passato. Se ne rallegra e accende i lumi, come se il passato potesse tornare. Un dabben cittadino, su la porta della sua casa nuova costruitagli dal Bubolini, l’architetto del vicino palazzo Czeike, fa plasmare un’ allegoria della propria esultanza : un serpentaccio di stucco sopraffatto da tre aquile ; Napoleone sopraffatto da Austria, Russia e Prussia. Quasi a dileggio, pende innanzi al serpente una palla di legno dorato: rammenta la palla francese che venne giù dal castello e minacciò di sfondar quella