88 SILVIO BENCO musici e le prime donne più celebrate in sonetti ed acrostici, e i tenori e i mimi disputati dall una all’altra scena più illustre. Così, una sera dell’ aprile 1801, rappresentandosi l’opera nuova del maestro Mayr Ginevra di Scozia e il ballo ruovo Oreste del coreografo Ronzi, si aprono i battenti a tutte le glorie del teatro triestino, che fu poi sempre molto onorato fra i teatri italiani e grande amore e assiduo tormento e indefessa chiacchiera dei cittadini, prima delle stagioni, durante le stagioni e dopo le stagioni. Mentre è più bella la festa e sono più svelte le menti al guadagno, piomba improvviso su Trieste il grande suscitatore delle coscienze al senso tragico della vita. Piomba l’uomo di guerra: Napoleone. Già sono i Francesi passati di qua, nel 1797, sostandovi due mesi e salassando le giovani vene della città con una contribuzione di guerra sì forte che dimostra quale stima si